
13 Gen Le avventure di Mago Farina

“Il tesoro dell’Antica Valle” – Illustrazione di Elena Buono
Se dovessi descrivervi in poche parole il mondo di Mago Farina sarei davvero in difficoltà.
È un mondo immaginario, neanche a dirvelo, eppure là vivono personaggi che in fin dei conti non sono poi così diversi da noi. Ognuno di loro ha qualcosa di speciale.
Ne “Le avventure di Mago Farina” accade per esempio che un mago pasticciere trascorra ore e ore delle sue giornate all’interno del suo laboratorio a sperimentare nuove ricette. Nel suo mulino, un vero mulino come ce ne sono rimasti pochi qui da noi, lui prima macina le farine poi con queste prepara i biscotti, prendendo spunto dal ricettario di Pandolcetto, il suo caro maestro, e dai consigli che gli dava la nonna. Tutto perfetto, penserete, invece non sempre le cose vanno come lui si aspetta. C’è sempre un errore che può capitare, un dettaglio che sfugge prima di poter finalmente esultare per un successo. In più non è mica solo nel suo mulino! Non ci sarebbe divertimento, altrimenti.
Ecco infatti che sul davanzale della finestra che dà sull’aia salta Raspina, la pennuta del gruppo. La gallina più pazza e boriosa che possiate incontrare da quelle parti. Sa tutto lei. Fa tutto lei. Deve per forza mettere il becco ovunque, anche in cose che non la riguardano. Ha un caratterino che ve la raccomando… Permalosa e isterica come un tacchino, ci sono giorni in cui neanche la dolcissima Crusca riesce a sopportarla. Crusca, l’asinella bruna dal cuore ferito, ha alle spalle una triste storia ma adesso ha trovato il rispetto e l’affetto che merita. Il suo punto di riferimento costante è Mago Farina, colui che le ha dato una nuova vita e per il quale prova un affetto profondo (contraccambiato, ovviamente) e una fedeltà incrollabile.
Una presenza piuttosto silenziosa è data da Frollino, il cane randagio che non parla mai bensì dorme, sentendosi al sicuro, e che da sveglio ama rincorrere le farfalle. Nel gruppo ha trovato una famiglia che rispetta la sua indole di cane randagio e lo lascia sempre libero di scegliere se restare o meno. E per adesso lui ha scelto di restare, nonostante qualche frecciatina di Raspina che non perde mai occasione per punzecchiarlo.
Se in tutto questo mettiamo anche Mastro Gnè Gnè, il vicino di casa svitato che colleziona cianfrusaglie di ogni sorta e talvolta si mette pure a chiacchierare con le cipolle, il quadro è quasi al completo. Non ci si annoia mai, penserete. In effetti è proprio così, anche se non è sempre facile vivere là. Perché nella Foresta dei Pensieri a fare il prepotente c’è il famigerato Don Macigno con il suo gruppo di banditi (gli Spietanti). Evitate di passare di là quando cala la sera. Non è un posto dove fare una bella gita.
Gli Spietanti si muovono tutti insieme, lasciando dietro sé solo distruzione e terrore. Come hanno fatto nella Radura di Campazzurro, mettendo in pericolo animali e ambiente. Distruggono per noia o per avarizia, e per cercare tesori calpestano la Natura, mostrando insensibilità e vigliaccheria, proprio come è accaduto nell’Antica Valle. La desolazione che ne deriva è terribile.
Per fortuna Mago Farina non è da solo a cercare di contrastare la furia di quei banditi. C’è una fanciulla che ha incontrato durante uno dei suoi viaggi come mercante di biscotti: lei si chiama Gelsa, è una strega bianca che sa creare filtri e pozioni utilizzando elementi naturali. È la saggia ragazza dagli occhi tristi, protettrice delle creature più indifese che, senza saperlo, rapisce il cuore al nostro Mago Farina. Purtroppo sul suo passato, e su quello degli altri abitanti di Senzariso, incombe un sortilegio, ma adesso non posso svelarvi di più altrimenti che gusto c’è?
Che ne pensate? Siete curiosi di scoprire qualcosa in più sul mondo di Mago Farina e degli altri personaggi? Se volete potrete farlo leggendo, colorando e collezionando Le Avventure di Mago Farina, le sette storie diverse scritte da Sonia Barsanti e illustrate da Elena Buono, una in regalo in ogni confezione di biscotti!